La Fontana Maggiore di Perugia
Soggiornando a Perugia per turismo culturale o in occasione di qualche evento particolare, chiunque si trova di fronte la Fontana Maggiore, che colpisce per la posizione centrale nel cuore antico e la bellezza dei suoi tanti bassorilievi. L’opera architettonica è senza dubbio un capolavoro medievale che vale la pena di essere raccontato, fin dal motivo che spinse alla sua costruzione.
La questione dell’acqua e del suo approvvigionamento è antica quanto la storia di Perugia. La costruzione della Fontana Maggiore è una sorta di tributo all’acquedotto che si costruì, per portare l’acqua nella parte alta di Perugia dal vicino Monte Pacciano.
La realizzazione dell’opera fu affidata a Giovanni e Nicola Pisano, scultori di grande fama per l’epoca, e a Fra’ Bevignate da Cingoliche aiutò i due nella progettazione. I lavori iniziarono nel 1275 e terminarono tre anni dopo.
L’attuale versione è il frutto del rifacimento avvenuto dopo il terremoto che scosse Perugia nel 1348.Nei primi anni duemila la Fontana Maggiore fu sottoposta a un lungo intervento di restauro, tanto da essere protetta da una grande campana trasparente, per poi vederla restituire ai perugini e al mondo intero in tutto il suo splendore.
Guardando la Fontana Maggiore nel dettaglio, si nota che è composta da due vasche poligonali, la più piccola disposta entro quella basale. La statua principale e quelle minori rappresentanti alcune Ninfe si trovano in cima alla fontana.
Interessanti, poi, sono i bassorilievi della vasca inferiore, che rappresentano le arti, i mesi dell’anno e altre simbologie. Sulla vasca superiore, invece, ci sono altre raffigurazioni di santi cristiani, personaggi della Bibbia e altri.
La Fontana Maggiore si trova al centro di Piazza IV Novembre, in cui si affacciano architetture non indifferenti come Palazzo dei Priori e la Cattedrale di San Lorenzo. Non è inconsueto trovare turisti che si fanno fotografare con alle spalle la Fontana Maggiore, in uno scorcio urbano di Perugia invidiato da molte altre città.