Maiorca: info utili prima di partire


Un paio di settimane fa sono stato contattato da Vueling per partecipare ad una loro iniziativa: Vueling loves islands.
Come funzionava il tutto? Molto semplice, hanno scelto tre blogger e li hanno “spediti” alla scoperta di tre delle isole Baleari: Maiorca, Minorca e Ibiza.

Per me è stata scelta Maiorca, di cui sapevo davvero poco ma della quale mi sono lanciato con piacere alla scoperta!
Parlerò di informazioni pratiche che potrebbero esservi utili prima di partire e delle mie impressioni e sorprese nei giorni maiorchini.

Un volo comodo comodo…

Per chi come me vola da Roma quello di Vueling è davvero un volo comodo: si parte alle 19:55, in tempo per non perdere una giornata in ufficio, e si rientra alle 17:20, potendo sfruttare la mattinata a Maiorca senza tornare troppo tardi. Io ho fatto un venerdì-domenica, ne consegue che non ho preso neanche un’ora di permesso al lavoro.

Solo nightlife? No, non è così!

Ok lo ammetto, un viaggio a Maiorca non è esattamente quello che progettavo da tempo. Insomma, credevo che Maiorca fosse solo nightlife e poco altro e, considerando che tra una nottata in discoteca e una mattinata in un museo io scelgo di sicuro la seconda, temevo di trovarmi male.
E invece, la vita culturale di Maiorca mi ha sorpreso davvero positivamente.
Tra tutti devo citare almeno tre posti.

Cattedrale di Palma

La chiesa gotica (ingresso 6€, compreso museo e chiostro) è stupenda: sovrasta la città ed è visibile praticamente da tutti i punti di Palma. All’interno spiccano le vetrate che offrono dei giochi di luce che da soli valgono il prezzo del biglietto (soprattutto per un amante della fotografia!) Tra tutti vanno citati i due rosoni che, la mattina del 2 febbraio e quella dell’11 novembre si allineano per formare un “otto” di luce (insomma, due date insolite ma nelle quali vale davvero la pena visitare Maiorca). Ma non è solo luce! Tra le tante opere d’arte presenti trovate anche un crocifisso di Gaudì e una cappella realizzata recentemente dal famoso artista Barceló.

Fondació Pilar i Joan Miró

Ma, se c’è un artista che ha associato il suo nome all’isola quello è Joan Miró.
Questa fondazione (ingresso 6€, gratis il sabato) raccoglie le opere che l’artista (di origini maiorchine) ha realizzato sull’isola prima di morire. Si tratta di un complesso di edifici che contiene, tra l’altro, un casolare acquistato da Miró per renderlo il suo atelier (e che ancora conserva i graffiti sui muri fatti dall’artista!). C’è anche un piccolo giardino delle sculture e, soprattutto, la sede della fondazione che si spende per stimolare i giovani artisti locali ad esprimersi.

Le mostre del CaixaForum

Scoperto quasi per caso, questo bell’edificio dell’inizio del ’900 ospita tantissime mostre durante tutto l’anno e tutte sono rigorosamente gratuite. Io ho visto una spettacolare retrospettiva sull’artista tedesco Grosz, che con i suoi disegni, tra l’espressionismo e la caricatura, racconta il dramma della Germania tra le due guerre…da non perdere (c’è fino al 2 settembre)

E ora un po’ di mare

Tra gli altri, errati, pregiudizi che avevo su Maiorca c’era il fatto che il mare non fosse granché. Sinceramente non so da cosa derivava questa mia idea, ma vi posso garantire che era completamente sbagliata.

Viaggiando da solo ho scelto di non passare troppo tempo al mare perchè, sinceramente, non mi sentivo troppo tranquillo a lasciare tutta l’attrezzatura fotografica da sola sull’asciugamano. Però, tornando dalla visita alla Fondazione Miró mi sono letteralmente INNAMORATO di una spiaggetta nei paraggi: il mare era talmente cristallino che sembravano i Caraibi. Detto-fatto, la mattina dopo lascio tutto in albergo e parto alla volta della spiaggia per fare il bagno ora, se questa era così bella non oso immaginare quanto lo fossero le spiagge più famose che sono dalla parte opposta dell’isola rispetto a Palma.

Come muoversi

Se pensate di stare a Palma potete utilizzare gli autobus che sono capillari e frequenti.

Dall’aereoporto si arriva in città con il bus numero 1: costa 2,50€ e ci mette circa 20 minuti.

Il biglietto per gli altri bus (ma anche lo stesso 1 nella tratta urbana) costa 1,50€ a viaggio; per i bus notturni, invece c’è un singolo biglietto da 1,50€ che vale tutta la notte.

Tutti i biglietti possono essere fatti sul bus direttamente dal conducente.

Cosa mangiare e dove

Io, causa caldo, ho mangiato veramente poco, prediligendo soprattutto tapas, bocadillos e altri fast food spagnoli

Non mi sono fatto mancare, invece, un assaggio del buonissimo dolce tipico: l’ensaimada! A proposito, se volate come me con Vueling potrete portarla a casa come souvenir, altrimenti, se viaggiate con Ryanair potrebbe costarvi un bel pò.

Come zona, invece, vi consiglio la città vecchia che mi è parsa più economica e con una cucina più tipica rispetto ai locali sul lungomare.

Prezzi: Palma è costosa o economica?

Sinceramente prima di partire non mi ero posto questa domanda, ma ora posso dire che, mediamente, Palma non è una città costosa.

Come vi ho detto prima non ho fatto queste cene dionisiache, ma ho comunque fatto spuntini e aperitivi spendendo sempre meno di 10€. Per capirci una “cana” (una birra piccola) costa tra 1,50€ e 2,20€.

Un altro esempio calzante che fa capire quanto siano economici i prezzi è quello della partita Spagna-Francia di Euro2012. Io, e altre centinaia di persone, abbiamo assistito alla partita dal maxi schermo in piazza; contrariamente a quanto succederebbe in Italia i prezzi non erano gonfiati, anzi! McDonald, ad esempio, vendeva una birra 0,4 a soli 2€

Stay connected

Facendo parte di un evento “social” ero molto interessato a rimanere connesso più tempo possibile.

Devo dire che la missione è stata semplicissima, visto che, oltre il mio hotel, praticamente tutti i bar e locali di Palma hanno una loro rete wi-fi; nel 99% dei casi si tratta di reti aperte, mentre nel restante 1% dei casi non vi rimane che chiedere la password al gestore.

Inoltre, ciliegina sulla torta, c’è anche una rete wi-fi gratuita del comune…insomma, in quanto a connettività Palma mi ha sorpreso tantissimo, un po’ come successe con Salonicco lo scorso anno.

Qualche rimpianto

Considerando che sono stato solo 2 giorni, ho scelto di rimanere a Palma per non disperdere troppo il mio girovagare. In realtà, avendo qualche giorno in più l’ideale sarebbe affittare una macchina e visitare on the road l’intera isola.

Cap Formenter, da quello che ho letto, è un posto da sogno e poi ci sono tante spiagge, parchi naturali (sull’isola ce ne son ben tre!) e grotte (c’è anche quella che ha ispirato Verne per “Viaggio al centro della Terra”!) da scoprire.
Insomma, quando tornerò saprò bene cosa fare

C’è ancora molto da raccontare sul cibo, sugli spagnoli, sulla partita Spagna-Francia che ho visto in piazza, ma per tutto questo ci saranno altre occasioni…e altri post!

Italiani? In aeroporto!

Chiudo con una nota di merito che faccio a Palma (almeno dal mio punto di vista). In due giorni non ho incontrato un solo italiano!

In pratica li ho visti solo in aeroporto e si sono dimostrati come al solito, rumorosi, maleducati e mediamente tamarri.

Probabilmente sono stato fortunato io, oppure era ancora troppo presto per l’invasione degli italiani o forse i nostri connazionali non rimangono a Palma città, sta di fatto che non ne ho visto uno. C’erano parecchi francesi, tedeschi, inglesi e pure qualche russo!

E voi, avete avuto la stessa impressione?

 

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato.

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.