Siena e la Torre del Mangia
Le visite guidate a Siena permettono di scoprire i tanti monumenti e i tanti edifici prestigiosi di questa città, tra i quali non si può fare a meno di citare la Torre del Mangia: si tratta, con tutta probabilità, del più conosciuto simbolo del profilo cittadino, impreziosito dalla contiguità con Piazza del Campo. Una vera e propria meraviglia dal punto di vista architettonico, insomma, che può essere ammirata anche da chi non è un esperto in questo settore: non a caso sono tantissimi i turisti che ogni anno restano affascinati da questa costruzione.
Per avere la possibilità di ammirare la Torre del Mangia conoscendone tutti i segreti ed esplorandone tutti i dettagli, si può pensare di usare il sito Guideintoscana.it per prenotare delle visite guidate a Siena. La città è dominata dalla torre da più di sei secoli, visto che la costruzione è stata innalzata accanto al Palazzo Comunale nella prima metà del Trecento. Nel corso dei secoli successivi, per altro, la struttura è stata sottoposta a diversi interventi, resisi indispensabili per riparare i danni o per ristrutturare parti pericolanti: colpa, tra l’altro, dei fulmini che colpivano la sua vetta con una certa frequenza. D’altro canto, si sta parlando di una torre che raggiunge gli 88 metri di altezza, inevitabilmente in grado di attirare le scariche elettriche provenienti dal cielo che non di rado arrivavano a distruggere i merli ornamentali. E se oggi la Torre del Mangia tocca un’altezza di 102 metri, ciò è dovuto unicamente alla punta del parafulmine che si è deciso di installare proprio allo scopo di evitare inconvenienti pericolosi e imprevisti rischiosi.
Nel corso delle visite guidate a Siena, dunque, ci si può lasciar ammaliare dalla struttura imponente della torre, la cui altezza non è frutto del caso ma è stata studiata per risultare allo stesso livello del campanile del Duomo. Una scelta non poco simbolica, che vuole evidenziare la parità tra il potere spirituale e il potere temporale: un concetto che forse oggi può apparire banale e perfino superato, ma che era molto importanto nel Medio Evo.
La Torre del Mangia è realizzata interamente con mattoni di cotto: a progettarla furono Francesco e Muccio di Rinaldo, due fratelli architetti provenienti da Perugia, tra il 1338 e il 1348, anche se bisogna fare riferimento a Lippo Memmi per trovare il papà della cella campanaria e del coronamento con le bertesche in travertino bianco. Ma perché la torre si chiama in questo modo? Tutto dipende dal Mangiaguadagni: questo era il soprannome con il quale in paese era conosciuto Giovanni di Duccio, che qui aveva lavorato per più di dieci anni in qualità di campanaro. Il Mangia, così soprannominato per la sua tendenza ad assecondare piaceri e vizi sperperando il denaro, si era occupato delle campane tra il 1347 e il 1360. In seguito, all’interno dell’orologio meccanico fu inserita una statua automa, ma la torre ha continuato a essere la Torre del Mangia.